mercoledì 15 aprile 2009

P2: un progetto concreto-Pseudodemocrazia

Ennesimo atto di "dolce" dittatura a reti unificate in un paese dove chi si rende conto che l'informazione è palesemente distorta e manipolata viene preso per pazzo o per eversivo. Purtroppo in questo paese gli organi di informazione sono piuttosto bravi a modificare a loro piacimento i vari aggettivi: per cui critica diventa attacco, manifestante o colui che esprime un parere contrario diventa disobbediente, per poi oltrepassare ogni dubbio additando un qualunque oppositore o ribelle o diffidente con l'etichetta di comunista, bolscevico, toga rossa, no global, massa ignorante, coglione ecc. ecc. In quest'Italia o ti adegui all'informazione dei Tg o dei giornali (posseduti entrambi al 90 % dal nano di Arcore) oppure appena tenti di varcare la linea del confine dittatoriale ti puntano il fucile e guai chi si muove. P.s. liberta' di informazione: 39° posto Korea del Sud, 40° posto Italia (dopo averci battuto ai Mondiali di calcio 2002, ci sono sopra anche nella tabella sulla libertà d'informazione) fonte www.rsf.fr


Riporto di seguito un articolo di Marco Travaglio, scritto dopo l'annuncio dei vertici Rai di prendere provvedimenti contro la trasmissione AnnoZero

"Bei tempi quando l’editto bulgaro arrivava da Sofia e c’erano una stampa e un’opposizione a protestare. Ora c’è l’editto preventivo e a lanciarlo è il Corriere, bruciando sul tempo Al Tappone e il suo maggiordomo da Camera. Il capo d’imputazione è inedito: «abuso di libertà». In effetti l’Italia soffre di troppa libertà: urge un po’ di sana censura. Detto, fatto. L’indomani, per non farsi scavalcare da Via Solferino, interviene Fini: mentre specula indecentemente sulla tragedia pasteggiando coi terremotati a favor di telecamera, tuona contro «la trasmissione indecente che specula sulla tragedia».

A ruota, per non farsi scavalcare da Fini, interviene il Cainano: «La tv pubblica non può comportarsi in questo modo», poi corre a rastrellare voti ai funerali rubando la scena ai morti, baciando vedove, commissionando sondaggi che lo danno al 72% di popolarità sulla pelle dei terremotati e facendosi intervistare dal neodipendente A-lesso Vinci. Trafelati lo inseguono l’acuto Gasparri col caschetto per evitare la fuga dell’eventuale cervello, e il confratello Cicchitto col cappuccio della P2 sopra il caschetto.

Dal Pd (Diversamente proni), protestano tal Merlo e il solito Carra, noto ai casellari giudiziari. Sdegnati, beninteso, non contro l’editto bulgaro-abruzzese, ma contro la trasmissione indecente, per la gioia degli elettori superstiti. Il nuovo vertice Rai assicura a pie’ fermo «tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente» e il «pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione civile». Torna finalmente a splendere il sole sui colli fatali di Roma."

tratto da: http://www.voglioscendere.it